lunedì 30 settembre 2013

Elenco di diurne piacevolezze

 
 Le gratitudini di questa settimana:
* ricevere così tanto entusiasmo, qui sul blog e in privato, per quanto scritto in questo post...è bellissimo sapere che le mie parole possono essere d'aiuto e d'ispirazione per chi mi legge
* mettere in ordine qualche angolo di casa, anche se piccolo: un cassetto del comodino, l'armadietto del bagno, qualche file sul pc...
* ricevere dal New Jersey le pietre crochet
* scoprire in un vecchio numero di Taproot un articolo sull'ostetrica Ina May Gaskin, della quale abbiamo parlato al corso per doula



* raccogliere dal terrazzo il pomodorino nato per caso in un vaso e giunto a maturazione, mangiarlo metà io e metà Simone
* leggere molto (questo libro ambientato nel regime della Corea del Nord, che è al contempo terribilmente agghiacciante e avvincente) e scrivere molto, andando in giro con un quadernetto  nella borsa per segnarmi al volo le ispirazioni, ascoltare Ungaretti che legge la sua I Miei Fiumi,
    la mia poesia preferita di sempre
  * raccogliere mele e regalarne agli amici


 

* andare alla stupenda conferenza sul Bangladesh del nostro amico fotografo Francesco Milanesio, di Oliver Migliore e del padre missionario Renato Rosso, che hanno dato un grande esempio di umanità
* mettere in gioco grande pazienza e creatività come baby sitter
* trovare al mercatino dell'usato un vecchio libro di antropologia con molte fotografie e sfogliarlo con il bimbo prima di decidere di acquistarlo
* questo blog, scoperto grazie ad un articolo su Internazionale, di una famiglia che gira il mondo in barca a vela
* osservare mio cugino Pietro che impara a scrivere la lettera A



 
 * ricevere l'ultimo numero di Taproot
* usare dei prodotti naturali e artigianali per il viso
* il the e le tisane calde
* organizzare una cena con amici preparando gnocchi fatti in casa, sugo ai funghi porcini, pollo tandoori (e un centrotavola con mele minuscole raccolte nel frutteto)





* i fiori di mia mamma e il pranzo domenicale da loro
* le gocce di pioggia su una ragnatela, pure e splendenti
* i canti solenni e il raccogliemento nel Duomo per l'ordinazione sacerdotale di un amico
* questo articolo, quest'altro sull'abbondanza delle nostre vite, queste fotografie
* andare in bicicletta, ascoltare musica
* ritrovare per caso e dopo aver perso ogni speranza, un anello che credevo perso a causa della gatta che l'aveva fatto cadere e scomparire da settimane
* regalare ad un'amica che ne ha bisogno una piccola statuina di Ganesh presa in India
* alzarmi presto e cucinare già per tutta la giornata
* le fusa di Melira
* le iniziative belle (es.un corso di scrittura) che ci sono in giro in città
* sentire o vedere i miei ex alunni che mi mancano moltissimo


 
"Ogni sera misuro
la suola
delle scarpe
con il righello.
È bene
che sia consumata,
sia segno dell'andare
a mani aperte
nel mondo"
 
(poesia mia)

domenica 29 settembre 2013

39/52

Simone: riposando
Io: in stazione con il bimbo che seguo come baby sitter (foto scattata da lui)
Melira: facendo le fusa e la coccolona


venerdì 27 settembre 2013

Muovere le mani

 

"In certi giorni
tutto quello che posso fare,
è mettere sul fuoco una caffettiera
e preparare quel caffè al meglio che so.
Basta poco
per arginare la frana
e saziarsi di vita. "


 In queste giornate, sto lavorando dai nonni a raccogliere mele.
La prima azione che compio, ogni mattina, appena arrivata da loro, è preparare una o due caffettiere di caffè e preparare il thermos da portare ai raccoglitori che sono già al lavoro.
 Mica salvo il mondo: preparo caffè, preparo le tazzine, e cammino nel frutteto fino al trattore.
Non so e non posso fare altro che questo, è un esercizio di umiltà, che si somma alle mani che molto lentamente acquistano presa, si fanno meno levigate, meno mani intellettuali.
Penso che tutti dovrebbero, almeno una volta nella vita, lavorare in campagna.
  Io lo faccio ancora troppo poco, e da ragazzina non mi piaceva per niente.
 Ma quanto ho imparato e quanto imparo lì sulla terra, spostando cassette e usando le mani invece che la testa!
Oggi benedico questo lavoro manuale e la possibilità di farlo.
 Raccogliere frutta è faticoso, ma lascia la testa libera di girovagare tra i pensieri, di inventare storie e rifinire personaggi.
In questi giorni preparo caffè, raccolgo mele e tornata a casa scrivo, cose come questa e tante altre.
La fantasia e la creatività si accompagnano bene alle mani in movimento, e si fertilizzano l'un l'altra. Sono entusiasta di vita, non ne ho mai basta.
Tutto dove mi giro c'è da vedere, da imparare, da fare.
Ringrazio per poter imparare da loro, da nonno e nonna, che oggi mi ha fatto il complimento più bello, mentre preparavamo pranzo insieme :"a cuminses a fete", inizi a farti, ad essere, a crescere cioè.
Detto da lei, che è un vulcano mai fermo, per niente vezzeggiativa, è un complimento che vuol dire stai andando bene, stai imparando, e nonna questo non lo dice quasi a nessuno.
 Sono contenta di aver sentito da lei quelle parole.






mercoledì 25 settembre 2013

WORLDS #1

Partecipo con queste parole al progetto di scrittura creativa di Zelda Was a Writer
WORLDS#1 prendendo spunto dal kit per scrittura #1
 

* Sparecchiando il tavolo dopo che la coppia se ne fu andata via,
   vide accanto alla tazzina sporca una scatolina di caramelle.
   La scatola era aperta, vuota.
   Dentro, uno scontrino ricoperto da una calligrafia minuscola e tremolante.
   "Sei la danza che infiamma i miei piedi di vecchio e li fa muovere su nuovi binari".
   Nella scatolina, trovò anche una bambolina di ceramica, grande quanto un pollice.
   Si guardò intorno circospetta e, senza farsi vedere,
   lasciò scivolare la statuina nella tasca del  grembiule.
   Fuori era notte.
   I neon scintillavano in alto sulla sua testa e lei aveva male ai piedi.
   Finiva così una serata come tante al Burber's Cafè. *

martedì 24 settembre 2013

La forza del cerchio di donne

La scorsa settimana è stata complessa, con molti momenti difficili, ma come sempre anche molti luminosi. I momenti luminosi mi sono stati dati tutti da donne, da amiche, che mi hanno regalato energia buona, con le loro parole, i loro gesti, l'opera delle loro mani.
Come l'ojos de Dios ricevuto da Chandana, intessuto da lei, con filati magnifici e colori che tolgono il fiato talmente sono vividi: un dono che ora splende appeso alla parete sopra il divano e mi mette allegria solo a guardarlo. Un oggetto semplice ma ricco di connessioni, con una persona che non conosco, lei, ma che sento molto vicina e che mi sprona con la sua forza e il suo esempio.
Altre mani di donna, in Irlanda, hanno invece intessuto questi piccoli dischetti di cotone, raccolto sulla spiaggia pezzetti di mare da mettere in una bottiglietta che è arrivata fin qui da me, da un luogo che ho amato moltissimo, l'Irlanda, e che spero di rivisitare presto, perché è un luogo magico e suggestivo, colmo di poesia.
 Altre mani di donna hanno fotografato ciò che ho messo su uno scaffale della libreria, hanno dipinto le cartoline autunnali che ho sistemato lì, mani di donna hanno usato l'attrezzo di legno raccolto sul pavimento di una casa diroccata di Narbona, che ora è con il resto nella libreria.
 Le mie mani hanno raccolto e messo in un barattolo la sabbia, le conchigliette, le pietre e le piume raccolte nel deserto del Thar.
Parlando con una mia cara amica di libri per più di un'ora davanti ad una bella tazza di caffè, lei mi ha raccontato del libro che sta terminando di scrivere e mi ha contagiata tanto che tornata a casa mi sono messa a scrivere anche io, una storia che vive in me da mesi e che aspetta solo di vivere sulla carta: mi sono trovata catapultata di nuovo nella scrittura ed è stato bellissimo.
 L'energia più bella, in questa settimana complessa, è stata quella ricevuta e assaporata al cerchio di donne, che con me, ha iniziato a seguire a Chieri il corso per diventare doula, organizzato dall'Associazione MammaDoula. Sapete cos è una doula?
Sara, anche lei diplomata con MammaDoula, lo spiega qui, la doula è una donna che sta accanto ad altre donne durante la gravidanza, o il parto, o dopo la nascita del bambino, offrendo ascolto, aiuto, supporto. Sono felicissima di aver finalmente iniziato questo corso, cosa che volevo fare già da alcuni anni, questa volta era il momento giusto e così mi sono lanciata nell'avventura.
Ho guidato da sola in autostrada, mi sono persa guidando nelle Langhe, ho dormito con un gruppo di scout ma ce l'ho fatta, ho vissuto i primi tre giorni di questo corso intenso ed emozionante.

Ho conosciuto oltre alle formatrici, le altre quattro donne che seguono il corso con me.
Siamo state insieme per lunghe ore, abbiamo riso, ci siamo confidate molti aspetti della nostra vita, abbiamo disegnato, ascoltato musica.
Abbiamo passato un'ottima domenica mattina facendoci a vicenda dei massaggi alle mani e ascoltando musica rilassante, per poi fare una pausa con dolci e the caldo.
Ci siamo messe in discussione, abbiamo lavorato a gruppi, abbiamo iniziato a studiare cosa fa una duola, anzi chi è una doula, che qualità possiede, che aiuto può offrire.
 Abbiamo soprattutto sviluppato grande empatia tra noi, che non ci conoscevamo prima, tanto che ci sembra ora di conoscerci da sempre.
La forza che mi hanno trasmesso queste donne, ognuna con la sua storia, è grandissima: la bellezza del femminile, la bellezza dell'amicizia tra donne e della condivisione.
Mi sento cresciuta tantissimo nello spazio di pochi giorni!
Il difficile come sempre è conciliare questa speranza, questa dolcezza, con gli scontri della vita quotidiana, con le sue difficoltò, come quella di trovare nuovamente lavoro visto che la scuola dello scorso anno a quanto pare non mi ha riconfermata.
Ma ho capito e vissuto la forza di noi donne, la forza della creatività, dell'ascolto, della disponibilità agli altri. Questa forza c'è e rimane in me.
E sono convinta, nonostante tutto e come sempre, come ho letto qui, che questi sono i miei "glory days" e che lotterò per renderli tali ogni giorno.

lunedì 16 settembre 2013

Lista di una settimana

Questa scorsa settimana ho amato:
* la natura, che è così bella e lussureggiante, con i primissimi tocchi di autunno ma ancora verde e ricca.
La passeggiata nel bosco con Simone, e quella con lui, mio papà e mio fratello fin su alla Chiesetta Alpina sulla Bisalta, in un paesaggio magnifico con tutto l'arco alpino alle spalle, a contenerci e racchiuderci in abbraccio azzurro e blu con le mille creste dei monti all'orizzonte e tra queste il Monviso, ritto e fiero come un gendarme nella foschia.






* Festeggiare il nostro secondo anniversario di matrimonio, con qualche regalino (questo libro per Simone, questa statuetta per me e un kit per il campeggio per entrambi) e una buona cena nello stesso piccolo agriturismo dove abbiamo allestito il pranzo del matrimonio.

* Lavorare, che sia giocare con il bimbo che seguo come baby sitter oppure fare animazione per il Museo Diocesano ad un festival per bambini e ragazzi.
* Essere a casa e avere tempo per ospitare qui uno dei miei cugini dopo il suo primissimo giorno di Liceo Scientifico, di preparare qualche pacchettino da spedire in giro per l'Italia, di giocare un poco con gli acquerelli sulle buste, di "fare la pedina", quella chiamata per andare a dare una mano di qua o di là, a guardare cuginetti e prestare tempo di servizio, con gioia...

* Passare con 30 l'esame di letteratura italiana e festeggiare cucinando una cenetta con capesante gratinate (improvvisando una ricetta), risotto ai frutti di mare, birra Lurisia e qualche ora di relax totale con Pechino Express alla televisione
* Raccogliere con Simone more, mele e sambuco (fino ad averne le manmacchiate) e preparare insieme 5 kg di marmellata buonissima (questa è la ricetta per la Hedgerow Jam, con pari peso di piccoli frutti e di mele, io ho usato circa 300 gr di zucchero per kg di frutta ma non ho usato pectina o altri addensanti)

* Dopo una giornata "da pedina" ambulante con corse, telefonate, e bambini da accudire qua e là, trovare un riccio nel giardino dei nonni ed osservarlo muoversi sotto gli alberi di mele
* passare del tempo con mio papà e farmi raccontare le sue storie: quella del cane Lupo addestrato (ma mansueto) che un repubblichino regalò a mio nonno durante la guerra, quella del mio bisnonno che ha combattuto sul Carso come sergente istruttore, e tutte le altre storie che conosce papà, lui ha studiato poco o niente ma ha una cultura vastissima ed è sempre un piacere ascoltarlo come è stato vedere la sua emozione nel raggiungere la Chiesetta Alpina, itinerario che sognava di fare da anni....
* mia mamma che ci regala miele, pomodori e rose del giardino e ci manda sempre via con cassette di cibo buonissimo come regalo
* leggere questo libro e guardare queste fotografie
* una cena tutta take away: giapponese per me, cinese per Simone
*i miei ex alunni che mi scrivono chiedendomi se sarò di nuovo la loro insegnante quest'anno e dicendo che gli manco
* tutte le parole che fanno bene al cuore lette su internet, come queste, queste e soprattutto queste..
.Moon day moving into Capricorn | September 13, 2013
“You don’t need anyone’s affection or approval in order to be good enough.
When someone rejects or abandons or judges you, it isn’t actually about you. It’...s about them and their own insecurities, limitations, and needs, and you don’t have to internalize that.
Your worth isn’t contingent upon other people’s acceptance of you — it’s something inherent.
You exist, and therefore, you matter.
 You’re allowed to voice your thoughts and feelings. You’re allowed to assert your needs and take up space. You’re allowed to hold onto the truth that who you are is exactly enough.
And you’re allowed to remove anyone from your life who makes you feel otherwise. ” 
-Daniell Koepke